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I professionisti delle Digital Humanities
Vieni a conoscere Team LDH, la squadra d’informatica umanistica dell’Università Cattolica!
CONSULENZA E PROGETTI
LDH Lab Digital Humanities
LDH - "Lattato deidrogenasi" - è un enzima che si trova nelle cellule degli organismi. La sua funzione è quella di coadiuvare il processo di trasformazione dello zucchero in energia.
LDH - Lab Digital Humanities - diretto dalla Prof.ssa Mariagrazia Fanchi, si propone di ampliare gli orizzonti della ricerca nel settore delle tecnologie digitali. L’integrazione tra discipline umanistiche e discipline informatiche consente infatti di divulgare il sapere, ma anche generare modelli, strumenti ed applicazioni volti ad aumentare l’impatto dei prodotti culturali e mediali, la loro capacità di circolare efficacemente attraverso diversi canali digitali e di interpellare e coinvolgere le proprie audience.
LDH opera nei seguenti ambiti:
Di seguito trovate approfondimenti riguardanti le ricerche senior, svolte dai docenti, e junior, svolte dagli studenti, nonché i corsi ALMED relativi alle Digital Humanities.
ALCUNI TRA I PROGETTI CONCLUSI:
Vieni a conoscere Team LDH, la squadra d’informatica umanistica dell’Università Cattolica!
Che cosa sono le Digital Humanities? Perché questo campo di studi è di cruciale importanza? Chi trae beneficio dagli output della ricerca? Quali sono i testi fondamentali per avvicinarsi alla disciplina?
Il 6 settembre, nell'ambito del 79° Edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, Mariagrazia Fanchi, Direttrice Almed, presenta i dati di un'analisi condotta su 1080 produzione cinematografiche e audiovisive che hanno ricevuto finanziamenti pubblici nell’ambito della Legge Cinema (220/2016), con un affondo sulle opere ambientate nei “piccoli comuni” e nei “borghi”. L’analisi è stata realizzata nell’ambito delle attività del Lab LHD. Lab in digital Humanities dai dott.ri Matteo Tarantino e Gaia Amadori.
L’analisi delle reti sociali consente d’individuare le relazioni costitutive di sistemi complessi basati su rapporti interpersonali. La ricerca della Prof.ssa Mariagrazia Fanchi, del Dott. Matteo Tarantino PhD e della Dott.ssa Gaia Amadori per PTSCLAS applica digitalmente questo metodo per identificare gli attori di maggior impatto territoriale nell’ambito di Matera 2019 Capitale Europea della Cultura.
I GIS (Geographic Information System) sono software per processare dati geografici, permettendone acquisizione, registrazione e visualizzazione. La ricerca L’anello forte. Il sistema dell’esercizio in Italia della Prof.ssa Mariagrazia Fanchi e della Dott.ssa Gaia Amadori per IMAGO studi di cinema e media applica con successo questi strumenti, evidenziandone potenzialità e limiti.
Arriva il nuovo strumento LDH per l’interrogazione di dati filmici sul Web, frutto della ricerca diretta dalla Prof.ssa Mariagrazia Fanchi e dal Dott. Matteo Tarantino PhD.
(di Martina Mazzola)
Nel sistema dell'influencer marketing è emerso un nuovo fenomeno che, servendosi di software e sistemi digitali di realtà aumentata, consente la creazione di agenti artificiali capaci di popolare il mondo virtuale dei social media. I Virtual o Artificial Influencers sono nati dall'ibridazione di tecnologia e popolarità digitale ed hanno lo scopo di interagire con i loro followers, discutendo di qualsiasi tipo di tematica.
(di Federica Carbone)
È un dato di fatto che negli ultimi due anni la nostra vita sia stata influenzata dal Coronavirus: le sue conseguenze sono state e sono principalmente fisiche, ma anche psicologiche. Il tema della salute mentale ha fatto parte anche del racconto degli influencer in periodo pandemico.
(di Giorgia Lacerenza)
Partendo dalle premesse teoriche e pragmatiche riguardanti il personal branding è stato indagato il rapporto esistente tra personal branding e settore discografico, cercando in particolare di ottenere una risposta alla seguente domanda: in che modo la costruzione di un brand personale influenza e valorizza le identità e le carriere artistiche delle band musicali italiane?
TikTok è il social network cinese di maggior diffusione in Occidente. Ma non tutti sanno che è in realtà la versione da esportazione di Douyin, suo analogo patrio differente sotto molti aspetti. La tesi del Dott. Fabio Scotta attua una comparazione tra le affordance e l'impatto sull'utenza delle due versioni inaugurando un importante filone d'indagine per gli studi sui media digitali.
La musica come driver per l'engagement della generazione Z sui social media: la passione per la musica fa da collante trasversale per i giovani, calamitandone l'attenzione e rivelandosi utile strumento per un marketing pervasivo da parte dei brand, a patto che siano capaci di includerla vantaggiosamente nella propria comunicazione online, come illustra la ricerca del Dott. Mattia Di Sabatino.
In un mercato del lavoro difficile per i giovani e vessato dalla pandemia, il progetto formativo "Palestre digitali" aiuta i neolaureati ad acquisire competenze utili a intraprendere professioni digitali più richieste dal mercato, come spiega la Dott.ssa Nicole Ranaldi.
(di Laura Fondrini)
Esattamente un anno fa, nel marzo del 2020, il nostro Paese ha dovuto affrontare una situazione emergenziale senza precedenti: la pandemia di Covid-19. Nonostante le grandi difficoltà, la paura e il sentimento di impotenza a fronte di un contesto così nuovo e al contempo tragico, gli italiani, così come il resto dei cittadini del mondo, si sono adattati a questa nuova realtà e hanno modulato le proprie abitudini in relazione alle nuove esigenze collettive.
(di Irene Smania)
Traptitude, si hai letto bene. Si tratta di una crasi tra la parola “trap” e “attitude”, nel senso di una vera e propria “attitudine” verso tutto quello che è il mondo trap. No, questa parola non l’ho inventata io e probabilmente l’hai già sentita perché è il titolo di una playlist su Spotify insieme a “Generazione Z”. I due titoli vanno di pari passo, come anche gli artisti che figurano all’interno delle playlist.
(di Micol Grassi)
Fin dalla sua nascita TikTok si è basato su meme, trend ed hashtag challenge. Numerosi brand hanno cercato di colonizzare l’app e aprirsi a questo linguaggio disruptive, sfruttando il format dell’hashtag challenge sponsorizzata con obiettivi di brand awareness e di brand engagement. Nonostante la pandemia, nell’ultimo anno, sull’app molti brand hanno continuato a sfruttare il mezzo della challenge, tuttavia pochi sono gli studi che si sono dedicati all’analisi della struttura e delle motivazioni che spingono gli utenti a partecipare a branded hashtag challenge.
(di Yara Asprella)
La diffusione dei contenuti informativi attraverso i new media ha portato alla trasformazione sia dei modelli di consumo delle notizie, sia dei processi di produzione e distribuzione dell’informazione, andando ad incidere, in particolare, sulla percezione della realtà, la quale viene influenzata, così, inevitabilmente da disintermediazione, circolazione di false notizie, algoritmi e nuovi processi, determinando la libertà di scelta e condizionando l’opinione pubblica in un modo del tutto nuovo.
(di Marta Colantoni)
Nel luglio 2020 si è da poco conclusa la prima ondata del contagio da Covid-19, gli italiani sono alla ricerca di una nuova normalità. Oltre al perdurare della paura, riprendono le attività economiche e con queste la produzione del valore anche in ambito culturale (musei, gallerie, fondazioni, aree archeologiche, cinema, teatri). Tra le strategie messe in atto da parte di istituzioni ed organizzazioni culturali per il rilancio, si moltiplicano le collaborazioni con i personaggi influenti sui canali social: influencer di professione, autori, attrici, sportivi.
Perché la gente installa normalmente applicazioni smartphone invasive di dubbia utilità, resistendo invece alla dotazione di programmi di contact tracing a contenimento della pandemia di SARS-CoV-2? La ricerca della Dott.ssa Stefania Bianco cerca risposte a un interrogativo delle massime importanza e attualità sociologiche e sociali.
Alla scoperta delle comunità di pratiche nate intorno alla stimolazione dell'Autonomous Sensory Meridian Response come contenuto di video online. La Dott.ssa Chiara Russo esplora valenze sociali ed economiche generate dal fenomeno con particolare attenzione alla scena italiana.
Scarseggia la fiducia degli italiani riguardo al rapporto medico-paziente, con professionisti della salute percepiti umanamente distanti. Un possibile miglioramento, suggerisce la Dott.ssa Valeria Tozzi, deriverebbe dall'adattamento alla comunicazione sanitaria della strategia di marketing denominata "emotional branding", attuabile tramite siti-Web e social media della sanità pubblica e privata.
In un contesto sociale sempre più vincolato all'online nei settori più diversi dell'attività umana, la comunicazione virtuale mirata alla co-creazione produttiva è una promettente innovazione strategica. La ricerca della Dott.ssa Anna Ferrera esplora la tematica nel campo dei prodotti da forno e farinacei italiani, fotografando il presente e suggerendo miglioramenti per il futuro.
Come incide il gradimento di un film sul setting inteso come destinazione turistica nella realtà? Attraverso lo studio del discorso social, Matteo Tarantino e Gaia Amadori determinano la capacità di indurre turismo di alcuni casi italiani.
Dalla ricerca della Prof.ssa Mariagrazia Fanchi su iGeneration e cinema nasce un database di 4.389 disegni e racconti prodotti da bambini fra i 6 e i 14 anni d'età provenienti da tutta Italia. Un'analisi semiotica sui disegni, consultabili sul sito-Web realizzato da Matteo Tarantino, ha generato una descrizione articolata in oltre 200.000 voci informative descriventi l'esperienza cinematografica dei bambini italiani contemporanei.
Il #ProgettoAbbiCuraDiTe è una nuova forma di comunicazione in sanità, esportabile come buona prassi e come modello di integrazione tra i diversi attori del sistema che sono chiamati a lavorare sulla sensibilizzazione dei giovani sull’importanza del potenziamento dei fattori di protezione dal rischio di disagio, anche mentale.
Seconda edizione del corso di formazione in Public and Digital History, per formare i professionisti con innovative competenze di Digital Humanities e Knowledge Design.
Una formazione in Public and Digital History coniugante una riflessione sull'uso pubblico del passato coi nuovi scenari aperti dal digital turn, in un quadro disciplinare unente Digital Humanities e Knowledge Design.
In queste settimane abbiamo visto e, soprattutto, abbiamo ascoltato essere presenti nelle narrazioni ufficiali che hanno, purtroppo, dovuto adeguarsi alle evidenze degli scenari sul terreno, tutti quei segni che fanno di questo conflitto la prima Guerra Ibrida pienamente compiuta, come afferma Marco Lombardi, Direttore del Dipartimento di Sociologia dell’Università Cattolica.
"La Rubrica Attualità e Nuovi Scenari darà volto e voce ai componenti della comunità Almed, valorizzando le loro storie e la loro esperiena e alimentando il dialogo interno ed esterno, a partire dalla lettura dell'attualità, dei suoi personaggi, di eventi e tendenze", spiega Mariagrazia Fanchi, direttrice dell'Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo.