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CONSULENZA E PROGETTI

LDH Lab Digital Humanities

LDH Lab Digital Humanities

LDH - "Lattato deidrogenasi" - è un enzima che si trova nelle cellule degli organismi. La sua funzione è quella di coadiuvare il processo di trasformazione dello zucchero in energia.

LDH - Lab Digital Humanities - diretto dalla Prof.ssa Mariagrazia Fanchi, si propone di ampliare gli orizzonti della ricerca nel settore delle tecnologie digitali. L’integrazione tra discipline umanistiche e discipline informatiche consente infatti di divulgare il sapere, ma anche generare modelli, strumenti ed applicazioni volti ad aumentare l’impatto dei prodotti culturali e mediali, la loro capacità di circolare efficacemente attraverso diversi canali digitali e di interpellare e coinvolgere le proprie audience

  • LDH offre corsi di alta formazione, nella forma di executive, school, workshop, erogati sia in presenza, sia attraverso webinar, e finalizzati a far crescere e aggiornare le skill digitali chi già opera (o di chi vuole operare) nel campo della promozione e della valorizzazione dei saperi e dei prodotti culturali;
  • LDH progetta e sostiene lo sviluppo di nuove forme di divulgazione (strategie partecipative e co-creative, online e offline; strategie social e digital finalizzate all’audience development ed all’audience engagement);
  • LDH esamina i linguaggi, le estetiche, le tendenze culturali dei principali canali comunicativi, fornendo modelli analitici e predittivi, con l’obiettivo di offrire le coordinate per la realizzazione di azioni comunicative efficaci.

LDH opera nei seguenti ambiti:

  • media literacy (cinema, audiovisivi, editoria, musica, game): corsi e progetti finalizzati alla valorizzazione digitale dei prodotti culturali e mediali, alla crescita della consapevolezza e delle  competenze d’uso delle nuove audience (generazione Z, audience non familiare...);
  • participatory culture : corsi e progetti finalizzati all’aumento dell’audience engagement e alla crescita della creatività e dell’innovazione nel campo della produzione culturale, attraverso messa a punto e gestione di strumenti di co-design e collaborazione;
  • digital public history: corsi e strumenti finalizzati alla diffusione del sapere storico, attraverso l’elaborazione di strategie di storytelling per i diversi ambienti del web, con specifico riferimento ai social media e alle nuove forme e strategie di ingaggio online delle audience;
  • podcast and oral history: corsi e strumenti finalizzati a sviluppare forme inedite, leggere e ingaggianti di storytelling, per la promozione della conoscenza, di specifici saperi e progetti, di imprese e di istituzioni;
  • communicative trends' analysis: estetiche, temi, stili: corsi e strumenti finalizzati ad analizzare volumi di dati estesi adottando un approccio semiotico rivisto e supportato da strumenti digitali (Social Network Analysis, NVivo);
  • cultural products' impact assessment: corsi e strumenti finalizzati a ponderare l’impatto dei prodotti mediali e culturali attraverso l’applicazione di un modello integrato di lettura che misura e pondera impatti diretti e indiretti, in termini di ROI, digitalROI, valore sociale e culturale (reputazione, immaginari generati, esperienze, aspettative).

Di seguito trovate approfondimenti riguardanti le ricerche senior, svolte dai docenti, e junior, svolte dagli studenti, nonché i corsi ALMED relativi alle Digital Humanities.


ALCUNI TRA I PROGETTI CONCLUSI:

  • Immaginare il museo del 2027 Dialoghi sui patrimoni culturali nell'era del digital
     
  • Re-thinking Sant’Ambrogio: Come raccontare i luoghi di culto oggi negli ambienti digitali? Gli studenti hanno raccolto questa sfida per la Basilica di Sant'Ambrogio. Raccontare i luoghi di culto in epoca digitale è un’opportunità e una sfida
     
  • Laboratorio Digiquad in collaborazione con Fondazione dall'Ospedale Maggiore di Milano/Fondazione Ca' Granda per la valorizzazione del suo patrimonio storico-artistico, in particolare della Quadreria dei benefattori (oltre 2.800, tra dipinti, sculture e oggetti di varia tipologia, databili tra il XVI e il XXI secolo) attraverso l'utilizzo di tecnologie digitali (realtà aumentata). Link al corso
     
  •  Laboratorio in collaborazione con Museo della Scienza e della tecnologia Leonardo Da Vinci : come Public Historians gli studenti, organizzati in team, realizzano progetti di Public and Digital History: focus principale e comune l’indagine sulla circolazione pubblica e privata dell’immaginario legato alla figura di Leonardo da Vinci

 

Definizione e utilità

Che cosa sono le Digital Humanities? Perché questo campo di studi è di cruciale importanzaChi trae beneficio dagli output della ricerca? Quali sono i testi fondamentali per avvicinarsi alla disciplina?

I progetti di ricerca

VENEZIA 79

 

Il 6 settembre, nell'ambito del 79° Edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, Mariagrazia Fanchi, Direttrice Almed, presenta i dati di un'analisi condotta su 1080 produzione cinematografiche e audiovisive che hanno ricevuto finanziamenti pubblici nell’ambito della Legge Cinema (220/2016), con un affondo sulle opere ambientate nei “piccoli comuni” e nei “borghi”. L’analisi è stata realizzata nell’ambito delle attività del Lab LHD. Lab in digital Humanities dai dott.ri Matteo Tarantino e Gaia Amadori.
 

GEOGRAPHICAL DATA ANALYSIS

I GIS (Geographic Information System) sono software per processare dati geografici, permettendone acquisizione, registrazione e visualizzazione. La ricerca L’anello forte. Il sistema dell’esercizio in Italia della Prof.ssa Mariagrazia Fanchi e della Dott.ssa Gaia Amadori per IMAGO studi di cinema e media applica con successo questi strumenti, evidenziandone potenzialità e limiti.

La ricerca junior

INFLUENCER MARKETING

(di Martina Mazzola)

Nel sistema dell'influencer marketing è emerso un nuovo fenomeno che, servendosi di software e sistemi digitali di realtà aumentata, consente la creazione di agenti artificiali capaci di popolare il mondo virtuale dei social media. I Virtual o Artificial Influencers sono nati dall'ibridazione di tecnologia e popolarità digitale ed hanno lo scopo di interagire con i loro followers, discutendo di qualsiasi tipo di tematica.

 

INFLUENCING

(di Federica Carbone)

È un dato di fatto che negli ultimi due anni la nostra vita sia stata influenzata dal Coronavirus: le sue conseguenze sono state e sono principalmente fisiche, ma anche psicologiche. Il tema della salute mentale ha fatto parte anche del racconto degli influencer in periodo pandemico.

 

 

PERSONAL BRANDING

(di Giorgia Lacerenza)

 

Partendo dalle premesse teoriche e pragmatiche riguardanti il personal branding è stato indagato il rapporto esistente tra personal branding e settore discografico, cercando in particolare di ottenere una risposta alla seguente domanda: in che modo la costruzione di un brand personale influenza e valorizza le identità e le carriere artistiche delle band musicali italiane

 

SOCIAL MEDIA

TikTok è il social network cinese di maggior diffusione in Occidente. Ma non tutti sanno che è in realtà la versione da esportazione di Douyin, suo analogo patrio differente sotto molti aspetti. La tesi del Dott. Fabio Scotta attua una comparazione tra le affordance e l'impatto sull'utenza delle due versioni inaugurando un importante filone d'indagine per gli studi sui media digitali.

SOCIAL MEDIA MARKETING

La musica come driver per l'engagement della generazione Z sui social media: la passione per la musica fa da collante trasversale per i giovani, calamitandone l'attenzione e rivelandosi utile strumento per un marketing pervasivo da parte dei brand, a patto che siano capaci di includerla vantaggiosamente nella propria comunicazione online, come illustra la ricerca del Dott. Mattia Di Sabatino.

digital marketing

In un mercato del lavoro difficile per i giovani e vessato dalla pandemia, il progetto formativo "Palestre digitali" aiuta i neolaureati ad acquisire competenze utili a intraprendere professioni digitali più richieste dal mercato, come spiega la Dott.ssa Nicole Ranaldi.

INFLUENCING

(di Laura Fondrini)

Esattamente un anno fa, nel marzo del 2020, il nostro Paese ha dovuto affrontare una situazione emergenziale senza precedenti: la pandemia di Covid-19. Nonostante le grandi difficoltà, la paura e il sentimento di impotenza a fronte di un contesto così nuovo e al contempo tragico, gli italiani, così come il resto dei cittadini del mondo, si sono adattati a questa nuova realtà e hanno modulato le proprie abitudini in relazione alle nuove esigenze collettive.

INFLUENCING

(di Irene Smania)

Traptitude, si hai letto bene. Si tratta di una crasi tra la parola “trap” e “attitude”, nel senso di una vera e propria “attitudine” verso tutto quello che è il mondo trap. No, questa parola non l’ho inventata io e probabilmente l’hai già sentita perché è il titolo di una playlist su Spotify insieme a “Generazione Z”. I due titoli vanno di pari passo, come anche gli artisti che figurano all’interno delle playlist.

influencing

(di Micol Grassi)

Fin dalla sua nascita TikTok si è basato su meme, trend ed hashtag challenge. Numerosi brand hanno cercato di colonizzare l’app e aprirsi a questo linguaggio disruptive, sfruttando il format dell’hashtag challenge sponsorizzata con obiettivi di brand awareness e di brand engagement. Nonostante la pandemia, nell’ultimo anno, sull’app molti brand hanno continuato a sfruttare il mezzo della challenge, tuttavia pochi sono gli studi che si sono dedicati all’analisi della struttura e delle motivazioni che spingono gli utenti a partecipare a branded hashtag challenge.

COME È CAMBIATO IL RUOLO DEI MEDIA DURANTE LA PANDEMIA?

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COME È CAMBIATO IL RUOLO DEI MEDIA DURANTE LA PANDEMIA?

(di Yara Asprella)

La diffusione dei contenuti informativi attraverso i new media ha portato alla trasformazione sia dei modelli di consumo delle notizie, sia dei processi di produzione e distribuzione dell’informazione, andando ad incidere, in particolare, sulla percezione della realtà, la quale viene influenzata, così, inevitabilmente da disintermediazione, circolazione di false notizie, algoritmi e nuovi processi, determinando la libertà di scelta e condizionando l’opinione pubblica in un modo del tutto nuovo. 

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(di Marta Colantoni)

Nel luglio 2020 si è da poco conclusa la prima ondata del contagio da Covid-19, gli italiani sono alla ricerca di una nuova normalità. Oltre al perdurare della paura, riprendono le attività economiche e con queste la produzione del valore anche in ambito culturale (musei, gallerie, fondazioni, aree archeologiche, cinema, teatri). Tra le strategie messe in atto da parte di istituzioni ed organizzazioni culturali per il rilancio, si moltiplicano le collaborazioni con i personaggi influenti sui canali social: influencer di professione, autori, attrici, sportivi.

comunicazione online

Scarseggia la fiducia degli italiani riguardo al rapporto medico-paziente, con professionisti della salute percepiti umanamente distanti. Un possibile miglioramento, suggerisce la Dott.ssa Valeria Tozzi, deriverebbe dall'adattamento alla comunicazione sanitaria della strategia di marketing denominata "emotional branding", attuabile tramite siti-Web e social media della sanità pubblica e privata.

I progetti

Matteo Tarantino e Gaia Amadori

Come incide il gradimento di un film sul setting inteso come destinazione turistica nella realtà? Attraverso lo studio del discorso social, Matteo Tarantino e Gaia Amadori determinano la capacità di indurre turismo di alcuni casi italiani.

CINEMA E BAMBINI

Dalla ricerca della Prof.ssa Mariagrazia Fanchi su iGeneration e cinema nasce un database di 4.389 disegni e racconti prodotti da bambini fra i 6 e i 14 anni d'età provenienti da tutta Italia. Un'analisi semiotica sui disegni, consultabili sul sito-Web realizzato da Matteo Tarantino, ha generato una descrizione articolata in oltre 200.000 voci informative descriventi l'esperienza cinematografica dei bambini italiani contemporanei.

progetti pilota

Il #ProgettoAbbiCuraDiTe è una nuova forma di comunicazione in sanità, esportabile come buona prassi e come modello di integrazione tra i diversi attori del sistema che sono chiamati a lavorare sulla sensibilizzazione dei giovani sull’importanza del potenziamento dei fattori di protezione dal rischio di disagio, anche mentale.

I corsi

NUOVE PROFESSIONI

Seconda edizione del corso di formazione in Public and Digital History, per formare i professionisti con innovative competenze di Digital Humanities e Knowledge Design.

Nuove professioni

Una formazione in Public and Digital History coniugante una riflessione sull'uso pubblico del passato coi nuovi scenari aperti dal digital turn, in un quadro disciplinare unente Digital Humanities e Knowledge Design.

Attualità e Nuovi Scenari

MARCO LOMBARDI

In queste settimane abbiamo visto e, soprattutto, abbiamo ascoltato essere presenti nelle narrazioni ufficiali che hanno, purtroppo, dovuto adeguarsi alle evidenze degli scenari sul terreno, tutti quei segni che fanno di questo conflitto la prima Guerra Ibrida pienamente compiuta, come afferma Marco Lombardi, Direttore del Dipartimento di Sociologia dell’Università Cattolica.

RUBRICA

"La Rubrica Attualità e Nuovi Scenari darà volto e voce ai componenti della comunità Almed, valorizzando le loro storie e la loro esperiena e alimentando il dialogo interno ed esterno, a partire dalla lettura dell'attualità, dei suoi personaggi, di eventi e tendenze", spiega Mariagrazia Fanchi, direttrice dell'Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo.

 

 

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