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Autonomous Sensory Meridian Response e comunità di pratiche online

 

di Stefano Giovannini

 

"Autonomous Sensory Meridian Response (ASMR)" (Jennifer Allen) designa la reazione fisiologica a stimoli audiovisivi detti "trigger" quali sussurri, frizioni, espirazioni ecc. capaci di stimolare una sensazione di fremito localizzata generalmente nella parte posteriore del collo. Data la proliferazione di video a tema negli ultimi anni, basata sul piacere psicofisico che la fruizione di questo tipo di contenuto può generare, la Dott.ssa Chiara Russo si è domandata se esistano intorno a tale produzione "comunità di pratiche", cioè "aggregazioni informali di attori che, nelle organizzazioni, si costituiscono spontaneamente attorno a pratiche di lavoro comuni sviluppando solidarietà organizzativa sui problemi, condividendo scopi, saperi pratici, significati e linguaggi" (Etienne Wenger), con un'attenzione specifica alla scena italiana.

Per svolgere l'indagine, la Dott.ssa Chiara Russo si è avvalsa di una metodologia qualitativa, effettuando interviste semistrutturate via Skype e Zoom. In particolare, ha intervistato 16 youtuber "ASMRtist" (cioè creatori di contenuti ASMR) italiani, selezionati in base alla durata della produzione di contenuti ASMR su YouTube e al numero d'iscritti al canale. La traccia dell'intervista ha toccato tematiche quali ad esempio la storia del fenomeno, il processo creativo e il valore economico dei contenuti.

Cosa comporta all'atto pratico che gli ASMRtist italiani costituiscano una comunità? La Dott.ssa Chiara Russo l'ha chiesto direttamente a loro, riscontrandone quell'attitudine al mutuo aiuto tipica delle comunità di pratiche e nascente dalla percezione di collaborare a un progetto. Si riporta ad esempio la risposta dell'intervistata Veronica (VeroWild ASMR): "Siamo come una grande famiglia. Ci scambiamo pareri su attrezzature sui microfoni migliori da utilizzare, come realizzare un trigger in maniera efficace [...] è un rapporto di rispetto e stima reciproca".

Per quanto concerne l'autodefinizione identitaria, i cosiddetti "ASMRtist" non si ritengono artisti, immaginandosi piuttosto come terapeuti specializzati nel rilassare lo spettatore. D'altro canto, la Dott.ssa Russo non ha rilevato motivazioni "esterne" quali la ricompensa economica derivante da una maggiore visibilità su YouTube.

Ma quali competenze occorrono per diventare un ASMRtist? La Dott.ssa Chiara Russo ha scoperto, tramite le sue interviste, che serve padroneggiare skill specifiche quali il whispering, cioè il parlare sussurrando, il role play, cioè la recitazione di vari personaggi, l'utilizzo appropriato di microfoni e green screen, ma anche la conoscenza degli effetti di triggering di diversi utensili.

Grande cura, osserva la Dott.ssa Chiara Russo, è altresì riservata alla costruzione del setting e alla scelta delle luci, al servizio dell'utente, che si mira a far rilassare, donandogli quelle stesse sensazioni che i creator in primis hanno esperito e che ne hanno determinato l'adesione alla comunità di pratiche dell'ASMR. Così un lieve stimolo casuale, quotidiano come può essere sfogliare le pagine di un libro o sciacquarsi la bocca, è raffinato e divulgato a beneficio della collettività.

 

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