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Health Communication Monitor 3

 

Il terzo numero di Health Communication Monitor si concentra sull’analisi dei risultati di ricerca più pertinenti legati ai temi di media, comunicazione, performing arts e salute nel periodo compreso fra aprile e maggio 2022.
Complessivamente sono stati analizzati 62 contributi.

 

Data la natura interdisciplinare di ALMED, questo numero sarà dedicato a un tema attuale e interessante, come la relazione fra arti performative e salute. Si tratta di un aspetto rilevante perché, come ha messo anche in luce la pandemia di Covid-19, la salute non riguarda solo il benessere fisico ma anche psicologico e sociale.

 

Una prima ragione che motiva questa scelta è la presenza in Università Cattolica del CIT- Centro di Iniziativa e Cultura Teatrale “Mario Apollonio”, diretto da Roberta Carpani, che presenta un’area di ricerca, ricerca-azione e terza missione dedicata al teatro sociale, coordinata da Giulia Innocenti Malini; tra le sue varie attività, il CIT sta svolgendo il progetto di ricerca “Sinergie tra epidemiologia ambientale e sociale e discipline artistiche, in particolare il teatro sociale nella promozione della salute” in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità con cui sta studiando l’impatto delle attività di teatro sociale sulla salute individuale e di comunità.

Durante il mese di mese di giugno 2022 è stato inoltre ospitato Jeffrey Pufahl, assistant researcher e docente di “Applied Theatre for Health" presso il Center for Arts in Medicine, University of Florida che è intervenuto nel ciclo seminariale di dipartimento "Media and Performances. Contemporary Debates and Emerging Issues" con una lecture dal titolo "Creativity and Community: frameworks for creating and evaluating art in health projects in community settings".

 

La prima parte di Health Communication Monitor è dedicata al focus dedicato ad arti performative e salute, approfondendo gli antecedenti storici di questa relazione e i suoi fondamenti istituzionali e teorici. Dalla catarsi di Aristotele alla moderna arte-terapia, sono stati fatti dei passi importanti per riconoscere le arti performative come strumento di tutela della salute. I saggi più recenti, contenuti nella systematic review di Health Communication Monitro, si concentrano su alcuni temi chiave quali la salute mentale, la destigmatizzazione di determinate condizioni o patologie e gli studi sulle professionalità coinvolte nei progetti di performing art e salute.
La seconda parte sarà dedicata ai principali temi emersi dal corpus analizzato per questo numero. Il corpus di saggi si è mostrato estremamente eterogeno e si è deciso di concentrare l’attenzione su due aree: la pandemia di Covid-19 (riprendendo il discorso già avviato negli scorsi numeri) e la comunicazione della salute. Rispetto al primo topic, si nota un’evoluzione della letteratura in quanto i saggi riguardano aspetti sempre più ampi della pandemia, con un orizzonte temporale che va oltre il suo sorgere e la gestione dell’emergenza. In quest’ottica vengono analizzate le implicazioni della pandemia su una serie di pubblici e condizioni già delicate e che la pandemia ha messo ulteriormente alla prova.

Rispetto al macrotema della comunicazione della salute un aspetto trasversale è l’attenzione sempre più precisa alla comunicazione come a un oggetto complesso, non concentrandosi solo sul contenuto (certamente importante) ma anche su pubblici, media di erogazione, costruzione del messaggio. Tali studi sono fondamentali per comprendere come strutturare al meglio una comunicazione efficace della salute che raggiunga i diversi pubblici.


Leggi l'analisi completa delle ricerche nel terzo numero di Health Communication Monitor.

 

 

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