I social come aggregatori di esperienze di vita

ALBERTO STRACUZZI

I social come aggregatori di esperienze di vita

Alberto Stracuzzi, Market Research Director di Blogmeter analizza il ruolo dei vip e degli influencer digitali durante il lock down.

L'analisi di Blogmeter

Accanto al desiderio di poter fare affidamento su interlocutori accreditati, durante le settimane di crisi è emersa in maniera evidente la voglia di condivisione. Desiderio che ha avuto il suo principale palcoscenico nei social media, in cui le voci e le esperienze di vip, esperti e giornalisti si sono unite a quelle di comuni utenti. 
Dal 23 Febbraio al 3 Maggio, l’istituto di ricerca Blogmeter, che partecipa al progetto Opinion Leader 4 Future, ha registrato 56,51 Milioni di messaggi social sul tema COVID. Da questo mole di dati emerge in maniera forte la tendenza a utilizzare i social media non solo come strumenti di informazione, ma anche come luogo di aggregazione. A seguito del DPCM dell’8 marzo, che istituiva misure restrittive per il contenimento dell’epidemia da COVID-19 in Lombardia e altre 14 province, successivamente estese all’intero territorio italiano con il DPCM dell’11 marzo, ci si sarebbe potuti aspettare di leggere sui social le stesse reazioni di panico che avevano caratterizzato i primi giorni dell’epidemia (l’assalto ai supermercati e a beni quali igienizzanti per mani e mascherine).
Dall'analisi effettuata da Blogmeter, emerge invece che a prevalere sono state la solidarietà, il senso di responsabilità civile e la necessità, impellente, di far fronte comune contro l’emergenza. Nel periodo dal 12 marzo al 12 aprile - mese caratterizzato dal picco dei contagi -  l’hashtag #iorestoacasa è risultato essere il più utilizzato, con 1.407.942 citazioni 131,5k citazioni (superando nettamente l’hashtag #coronavirus, utilizzato 646.458 volte e quello #covid19 con 224.238 citazioni). Inoltre questo hashtag si è accompagnato al messaggio di speranza di #andràtuttobene e a una serie di termini che celebrano il piacere di rimanere a casa (#home, #love, #food, #instagood). Risultati analoghi emergono dall’analisi delle parole utilizzate nei post: tra le prime venti si notano accanto a termini utili a definire lo stato di crisi, parole che esprimono una lettura positiva del lock down e che esplicitano la volontà di andare avanti, rimanendo attivi (“momento”, “positivo”,“lavorare”, “continuare”, “leggere”, “vivere”). 

Anche in questo ambito hanno giocato un ruolo fondamentale i leader di opinione, in particolare  i volti dello spettacolo, che, come spiegato da Alberto Stracuzzi, Market Research Director di Blogmeter, si sono proposti come aggregatori di esperienze di vita, sfruttando l’emergenza come occasione per mettere in luce la propria personalità, la propria attività e le proprie passioni. In particolare ad avere successo sono stati i consigli per sfruttare in maniera produttiva il tempo trascorso in casa: cucinare, fare attività fisica in maniera creativa, godersi i momenti in famiglia, ascoltare musica, recuperare film e serie TV, leggere libri, semplicemente rilassarsi e aiutare gli altri.

Per approfondimenti si rimanda al sito di Blogmeter.
 

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