DATI DI RICERCA
Informazione e sensibilizzazione sulla sicurezza stradale
L’uso improprio del cellulare, la percezione delle condizioni precarie delle strade, una bassa educazione e consapevolezza dei conducenti sono le principali cause degli incidenti stradali secondo gli italiani, emerse da una ricerca svolta dall’Osservatorio Opinion Leader 4 Future, il progetto sull’informazione consapevole nato dalla collaborazione tra Gruppo Credem e ALMED.
La ricerca, che ha coinvolto un campione rappresentativo di 500 persone provenienti dalla popolazione italiana, è stata condotta dai ricercatori dell'Università Cattolica con il supporto dell'Istituto di ricerca Bilendi, leader europeo nell'analisi dei dati per ricerche di mercato. Inoltre, ha ricevuto l’apprezzamento dell'Unità di Ricerca in Psicologia del Traffico: mobilità, sicurezza e sostenibilità del Dipartimento di Psicologia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, e dell’Associazione Familiari e Vittime della Strada (AFVS), che hanno lodato la scelta di valorizzare l’importanza di un'ampia e corretta informazione sulla sicurezza stradale.
I dati della ricerca
L'analisi ha evidenziato diversi aspetti critici per la sicurezza stradale secondo la percezione degli intervistati:
L'indagine ha anche fatto emergere una riflessione importante sul ruolo dell'informazione in tema di sicurezza stradale. Il 60% degli intervistati, infatti, ritiene che vi sia una lacuna informativa significativa: da una parte il 34% del campione sostiene che si dovrebbe parlare di più degli incidenti stradali per accrescere la consapevolezza pubblica e sensibilizzare sui rischi concreti della guida, dall'altra il 26% degli intervistati percepisce che, quando il tema viene trattato, l’approccio spesso è sensazionalistico, mirato a suscitare curiosità morbosa piuttosto che a fornire un'informazione accurata e utile.
Conclusioni
In sintesi, i risultati della ricerca evidenziano la necessità di una maggiore informazione sui temi della sicurezza stradale, attraverso attività di divulgazione e formazione, per aumentare la consapevolezza dei rischi, senza cadere nel sensazionalismo e alimentando invece una prospettiva di educazione civica. L’informazione, quindi, come strumento di sensibilizzazione e come effettivo contributo per diffondere un atteggiamento di maggiore consapevolezza e attenzione alla mobilità in tutte le sue forme, a favore di spazi urbani più vivibili e sicuri.