Approcci semiotici all’analisi dei contenuti audiovisivi.
In collaborazione con Mediaset RTI, Milano
Il modulo mira a fornire gli strumenti metodologici e interpretativi essenziali per analizzare il testo audiovisivo, con l’obiettivo di guidare i data scientists nell’individuazione delle componenti fondamentali sia del film che del prodotto multimediale.
Guardando al continuo moltiplicarsi di fenomeni audiovisivi, le cui possibilità di esperienza e consumo appaiono sempre più differenziate grazie alle nuove tecnologie, si rende oggi necessario sviluppare uno sguardo consapevole, capace di tenere conto da un lato dei procedimenti costruttivi del testo filmico, dall’altro dei diversi modi di visione prefigurati all’interno sia del testo stesso, sia dei contesti reali di fruizione. In particolare, il percorso prenderà avvio concentrandosi sull’analisi dei fattori elementari – dall’inquadratura al montaggio, dalla fotografia alla dimensione sonora – per approdare alle questioni più complesse legate alla narratività e alla discorsività cinematografica, mediante l’osservazione delle strategie di rappresentazione dello spazio, del tempo e dei personaggi, nonché delle forme di focalizzazione e di articolazione del punto di vista. Insieme alla comprensione delle procedure tecnico-formali, espressive e narrative, si esploreranno inoltre i modi attraverso i quali l’industria del cinema e dell’audiovisivo ha fissato nel tempo delle formule comunicative stabili e riconoscibili per il pubblico (i generi cinematografici), allo scopo di elaborare un sistema di attese che vincola la produzione a riattivare un immaginario narrativo cui lo spettatore fa dipendere il proprio coinvolgimento affettivo-emozionale. Parallelamente, la nozione di stile o modo di rappresentazione aiuterà ragionare sull’assetto formale (scelte tecniche, grammaticali, narrative e comunicative) che un testo, realizzato in un determinato momento storico, condivide con altri testi apparsi in simili circostanze produttive e sociali. In questo senso, il percorso di formazione si articolerà lungo due direttrici complementari: una descrittivo-strutturale e una diacronica, in grado di riflettere sull’evoluzione storica dei modi di rappresentazione, che si sono susseguiti o hanno convissuto nelle diverse fasi della storia del cinema, fino ai recenti sviluppi della produzione audiovisiva contemporanea (serialità televisiva e digitale, videoclip, video condivisi in rete ecc.). A completamento della riflessione sul rapporto tra testo audiovisivo e contesto storico-sociale, si porrà come imprescindibile un approfondimento delle teorie della ricezione e della psicologia del consumo mediale, fondate sulla rilevazione empirica dei comportamenti spettatoriali. Da una parte, attraverso l’esame di alcune pratiche sociali di consumo, sia individuali che collettive, si cercherà di mettere a fuoco l’importanza delle comunità interpretanti nel rispondere e reindirizzare le politiche di rappresentazione, così come si rileveranno precise tattiche e pratiche di resistenza e/o sovvertimento del senso innanzi agli schemi interpretativi generati dal sistema mediale mainstream. Componenti formali e modelli di fruizione saranno affrontati a partire dall’analisi di film e prodotti audiovisivi tratti dalla storia del cinema e dalla contemporaneità.