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Le professioni delle imprese culturali e creative

 

 

Francesco Cassinari - 24 ORE Cultura

Eventi ed attività culturali rappresentano per le aziende un’importante opportunità di comunicazione e amplificazione dei propri valori identitari e uno strumento strategico di coinvolgimento dei propri pubblici. Mi occupo principalmente di progettare attività dedicate ai Partner che sostengono i nostri progetti espositivi, culturali e didattici. Una progettazione sempre specifica che, parte dai valori comuni tra la mia azienda e quelle partner, e viene declinata con contenuti specifici di un progetto di 24 ORE Cultura. Seguo tutte le fasi di progetto: dall'analisi all’attivazione, passando per le fasi di definizione strategica e di pianificazione, coordino l’apporto di tutti gli attori che concorrono alla realizzazione del progetto.

Un consiglio
Molteplicità di sensibilità e di registri sono indispensabili per poter interpretare e svolgere anche compiti apparentemente molto simili: dal più banale invio di una mail con lo stesso contenuto a interlocutori diversi, alla declinazione e al racconto della stessa proposta progettuale ai diversi attori che, con obiettivi diversi, verranno coinvolti per la realizzazione dello stesso.

Marta Bertolaso - Fondazione Innovazione Urbana

All'interno di Fondazione Innovazione Urbana per i primi due anni di esperienza lavorativa mi sono occupata, come junior project manager, di progetti territoriali seguendo attività di community engagement e organizer con focus sui processi partecipativi inerenti lo sviluppo sostenibile nella città di Bologna.
Fra i progetti seguiti in quel periodo è stato coinvolgente, ad esempio, quello con Teatro dell'Argine per la realizzazione di Politico Poetico , rivolto ai ragazzi e alle ragazze dai 14 ai 20 anni del territorio bolognese, così come lo sviluppo dell'edizione del 2019 del Bilancio Partecipativo, strumento di democrazia diretta per segnalare, ideare e votare proposte per la città, e tanti altri. Attualmente sono cresciute le responsabilità gestionali col ruolo di responsabile della segreteria istituzionale, seguendo l'organizzazione di diversi eventi, tra cui l'inaugurazione del percorso installativo di Innovazione Urbana Lab, per il quale ho avuto l'occasione di supportare i curatori nell'individuazione e selezione del materiale fotografico esposto e nel suo allestimento. Inoltre supporto la gestione delle risorse umane e gestisco le attività legate ai tirocini e relazioni con le università in questo ambito.

Un consiglio
È importante essere positivi e appassionati e soprattutto essere sempre pronti ad imparare e studiare essendo il mondo del lavoro, anche in ambito culturale, in continuo movimento. Entrare nel mondo del lavoro non è semplice, ma impegnarsi e avere spirito di squadra all'interno dello staff è fondamentale per poter cogliere le varie occasioni che si presentano.

Antonio Leone - ruber.contemporanea

Dopo una laurea in filosofia e varie esperienze come project manager e curatore indipendente sentivo la necessità di affinare le mie competenze professionali e di implementarne altre di cui riconoscevo essere carente. Il Master Progettare Cultura offre una sintesi ben equilibrata rispetto alle varie competenze necessarie per chi intende lavorare in ambito culturale, rispetto soprattutto a profili professionali più prettamente legati all'ambito della progettazione, ideazione e coordinamento progettuale. Quella del progettista culturale è una figura abbastanza nuova in Italia che fatica ad avere una definizione puntuale, probabilmente il merito di questo master è anche quello di definire in modo più marcato l'emersione e le competenze di tale figura.

Il progettista culturale è una figura essenziale nelle produzioni culturali: ha un profilo complesso, coordina tutto lo staff di progetto e supervisiona l'intera filiera della produzione: dal concept, alla produzione esecutiva, alla comunicazione, fino alla gestione amministrativa. È una figura che richiede competenze trasversali, una buona capacità di pianificazione strategica e soprattutto una forte attitudine al problem solving. Sebbene in Italia, soprattutto nelle arti visive, sia una figura professionale ancora poco ricercata, l'attuale orientamento che tende a favorire e ad investire in strategie e programmi culturali complessi, anche attraverso bandi, sta creando maggiore attenzione su questo profilo.

Un consiglio
Senza paura di perdersi", una citazione di Cesare Viel.

Anna Markova - Fornasetti

Nello scenario attuale i marchi di alto livello cercano di comunicare soprattutto attraverso eventi culturali che lascino un ricordo speciale nei loro clienti, situazioni uniche pensate ad hoc per loro. In questo contesto saper pensare un concept adatto e saperlo produrre fa parte di una strategia di marketing sofisticata, adatta ad alcuni contesti. Attualmente sto coordinando la produzione di un intervento artistico, il Don Giovanni per celebrare Fornasetti che ha debuttato in Italia ma è destinata ad avere tappe internazionali che stiamo pianificando. Nello specifico, mi occupo di "tradurre" le indicazioni del direttore artistico, del regista e dei produttori in un piano di lavoro che include vari aspetti tecnici, logistici e finanziari, facendo da mediatore tra la parte artistica e quella operativa. Opero quindi a diversi livelli interagendo con quasi tutte le figure coinvolte nella realizzazione: artisti, staff tecnico, staff organizzativo, fornitori, proprietari delle location, funzionari pubblici.

Un consiglio
Bisogna avere perseveranza e motivazione: in qualsiasi organizzazione è richiesto di essere dinamici e intraprendenti. Il lavoro presenta diverse sfide e bisogna dimostrare di essere una persona che mantiene la rotta e raggiunge il risultato in mezzo a vincoli, imprevisti e problemi, anche quando il gioco si fa duro... e lo fa mantenendo la calma e la tranquillità dell'ambiente di lavoro.

Lorenza Anselmi - Gramma

Occuparsi di comunicazione e storytelling digital è molto stimolante perché da una parte obbliga ad essere sempre aggiornati sulle novità e sulle tendenze dal punto di vista delle tecnologie e dei canali social media e dall'altra consente, a chi come me ha una formazione umanistica, di svolgere un lavoro editoriale e di contenuto. Per intraprendere questo tipo di percorso è fondamentale avere anche una conoscenza degli strumenti e delle logiche della comunicazione tradizionale. Questo perché le strategie davvero efficaci sono quelle integrate, dove ogni mezzo (on-line e off-line) utilizza i suoi specifici strumenti e linguaggi, ma concorre insieme agli altri a comporre un'unica narrazione, compatta e coerente.

Un consiglio
Tutti conosciamo il discorso di Steve Jobs 'siate affamati, siate folli'. Un altro discorso forse meno famoso è quello dello scrittore George Saunders agli studenti della Syracuse University, la cui sintesi è 'siate gentili'. Questi due discorsi sono stati considerati come i due poli opposti di possibili attitudini alla vita e al lavoro. Ma forse queste non sono due strade alternative una all'altra. Riuscire a far coesistere la "fame", la capacità di visione, l'ambizione, la determinazione a fare sempre meglio il proprio lavoro, con la correttezza, l'etica professionale, la volontà e la capacità d'ascolto, è secondo me un obiettivo importante da non perdere di vista.

Debora Ramos - Pina Cultura

Dopo la laurea in Belle Arti ho cercato un corso che potesse fornirmi delle solide basi professionali. La mia ricerca di un master all'estero si è rivolta verso un Paese riconosciuto internazionalmente per la propria cultura, con un percorso storico di lavoro in questo ambito. Questo Master mi ha permesso di ampliare la mia visione confrontandomi con la complessità organizzativa dei progetti culturali attraverso pratiche e dialoghi con i professionisti coinvolti. Dopo questa esperienza ho potuto capire come propormi alle aziende dove mi presentavo e , a seguito di un percorso in alcune importanti società di servizi per l'arte e la cultura a São Paulo del Brasile, oggi ho una mia società, Pinã Cultura, della quale sono direttore esecutivo e sviluppo progetti culturali dedicati a mostre, libri d'arte per musei e gallerie d'arte, ed artisti, occupandomi anche di aspetti legati alla responsabilità sociale e culturale. Attualmente sono quindi consulente di clienti che lavorano col sostegno del Ministero della Cultura e con finanziamenti esterni; parte del mio lavoro è quindi il coordinamento di tutte le tappe di un progetto: dalla elaborazione dello stesso fino al rapporto con gli sponsor. Il Master mi ha offerto competenze utili anche in una realtà diversa come il Brasile, e mi ha aiutato a crescere per affrontare il mondo del lavoro in questo ambito.

Un consiglio
Imparare ad ascoltare e non avere pregiudizi nei confronti della diversità: in campo culturale, il professionista lavora con persone di culture diverse ed è questo che rende interessante il nostro lavoro. Quindi, ascoltare e saper mediare la fattibilitá esecutiva dei progetti di committenti e artisti, affinché le azioni traducano in maniera eccellente la finalità del prodotto culturale.