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Progettare cultura. Arte, design, imprese culturali

Le professioni delle imprese culturali e creative: gli alumni del Master

Alcuni alumni del Master raccontano ruoli e mansioni nei settori culturali e creativi

Giulia Sodini

Giulia Sodini

Marta Bertolaso

Marta Bertolaso

Francesco Cassinari

Francesco Cassinari

Antonio Leone

Anna Markova

Anna Markova

Enrica Ponzo

Debora Ramos

Lorenza Anselmi

Lorenza Anselmi

Stefano Floridia

Stefano Floridia

Gabriel Mihali

 

 

Giulia Sodini (XIV a.a. 20/21) attualmente si occupa di comunicazione ed eventi speciali presso Open Care – Servizi per l’arte. Dopo studi in ambito storico artistico e manageriale, è approdata alla comunicazione a seguito del Master Progettare Cultura.

"Il mondo della comunicazione digital è molto dinamico e creativo: per chi non riesce a stare mai fermo è perfetto, e per chi ha una vena artistica lo è altrettanto. Permette di dare spazio libero alla creazione di contenuti e progetti che possano esaltare e migliorare le caratteristiche dell’azienda e delle persone che ogni giorno con passione vivono gli spazi di lavoro”

Un consiglio
"Sorridere. Sorridere sempre. Essere gentili e dimostrare con delicatezza le proprie doti e competenze. Essere intraprendenti e determinati ma cercare di capire i momenti più adeguati per avanzare richieste, mostrarsi disponibili e proattivi".

Marta Bertolaso (XII ed. a.a 18/19). A seguito del Master Progettare Cultura ha svolto il tirocinio all'interno di Fondazione per l'Innovazione Urbana di Bologna, realtà dove lavora attualmente come Responsabile della segreteria istituzionale.

"All'interno di Fondazione Innovazione Urbana per i primi due anni di esperienza lavorativa mi sono occupata, come junior project manager, di progetti territoriali seguendo attività di community engagement e organizer con focus sui processi partecipativi inerenti lo sviluppo sostenibile nella città di Bologna.
Fra i progetti seguiti in quel periodo è stato coinvolgente, ad esempio, quello con Teatro dell'Argine per la realizzazione di Politico Poetico , rivolto ai ragazzi e alle ragazze dai 14 ai 20 anni del territorio bolognese, così come lo sviluppo dell'edizione del 2019 del Bilancio Partecipativo, strumento di democrazia diretta per segnalare, ideare e votare proposte per la città, e tanti altri. Attualmente sono cresciute le responsabilità gestionali col ruolo di responsabile della segreteria istituzionale, seguendo l'organizzazione di diversi eventi, tra cui l'inaugurazione del percorso installativo di Innovazione Urbana Lab, per il quale ho avuto l'occasione di supportare i curatori nell'individuazione e selezione del materiale fotografico esposto e nel suo allestimento. Inoltre supporto la gestione delle risorse umane e gestisco le attività legate ai tirocini e relazioni con le università in questo ambito."

Un consiglio
"È importante essere positivi e appassionati e soprattutto essere sempre pronti ad imparare e studiare essendo il mondo del lavoro, anche in ambito culturale, in continuo movimento. Entrare nel mondo del lavoro non è semplice, ma impegnarsi e avere spirito di squadra all'interno dello staff è fondamentale per poter cogliere le varie occasioni che si presentano."

Francesco Cassinari (X ed. a.a. 16/17), da 3 anni lavora all’interno del team Marketing Commerciale, Eventi e Progetti Speciali di 24 ORE Cultura, società del GRUPPO 24 ORE specializzata nell’ideazione e realizzazione di mostre d’arte e progetti culturali che dal 2015 ha in gestione il Mudec – Museo delle Culture, museo civico dedicato alle culture dei cinque continenti, con una governance condivisa con il Comune di Milano.

‘’Eventi ed attività culturali rappresentano per le aziende un’importante opportunità di comunicazione e amplificazione dei propri valori identitari e uno strumento strategico di coinvolgimento dei propri pubblici.Tra le mansioni che svolgo, un’importanza primaria è sicuramente rappresentata dalla progettazione di attività dedicate ai Partner che, a diverso titolo, sostengono i nostri progetti espositivi, culturali e didattici. Una progettazione sempre specifica che, a partire dagli elementi di coerenza in termini valoriali e strategici tra l’identità del Partner e la nostra, può essere declinata attraverso un affiancamento ai contenuti specifici di un progetto di 24 ORE Cultura o attraverso una declinazione valoriale in ambito culturale dei contenuti dell’azienda partner.In questo contesto, seguo tutte le fasi di progetto: dall'analisi all’attivazione, passando per le fasi di definizione strategica e di pianificazione, coordino l’apporto di tutti gli attori che concorrono alla realizzazione del progetto.”

Un consiglio
“In questo senso il consiglio che mi sento di dare è quello di saper adottare, nel nostro agire quotidiano, sguardi multipli. Molteplicità di sensibilità e di registri sono indispensabili per poter interpretare e svolgere anche compiti apparentemente molto simili: dal più banale invio di una mail con lo stesso contenuto a interlocutori diversi, alla declinazione e al racconto della stessa proposta progettuale ai diversi attori che, con obiettivi diversi, verranno coinvolti per la realizzazione dello stesso.”

Antonio Leone (VI ed. a.a. 12/13) ha co-fondato ruber.contemporanea della quale è Direttore artistico e Project Manager

"Dopo una laurea in filosofia e varie esperienze come project manager e curatore indipendente sentivo la necessità di affinare le mie competenze professionali e di implementarne altre di cui riconoscevo essere carente. Il Master Progettare Cultura offre una sintesi ben equilibrata rispetto alle varie competenze necessarie per chi intende lavorare in ambito culturale, rispetto soprattutto a profili professionali più prettamente legati all'ambito della progettazione, ideazione e coordinamento progettuale. Quella del progettista culturale è una figura abbastanza nuova in Italia che fatica ad avere una definizione puntuale, probabilmente il merito di questo master è anche quello di definire in modo più marcato l'emersione e le competenze di tale figura.

Il progettista culturale è una figura essenziale nelle produzioni culturali: ha un profilo complesso, coordina tutto lo staff di progetto e supervisiona l'intera filiera della produzione: dal concept, alla produzione esecutiva, alla comunicazione, fino alla gestione amministrativa. È una figura che richiede competenze trasversali, una buona capacità di pianificazione strategica e soprattutto una forte attitudine al problem solving. Sebbene in Italia, soprattutto nelle arti visive, sia una figura professionale ancora poco ricercata, l'attuale orientamento che tende a favorire e ad investire in strategie e programmi culturali complessi, anche attraverso bandi, sta creando maggiore attenzione su questo profilo."

Un consiglio
"Senza paura di perdersi", una citazione di Cesare Viel."

Anna Markova (VI ed. a.a. 12/13) A seguito del Master Progettare Cultura ha lavorato nell'organizzazione, marketing e progetti speciali per 2 anni in istituzioni importanti. Attualmente è cultural project coordinator presso Fornasetti, azienda italiana leader nel design.

"Nello scenario attuale i marchi di alto livello cercano di comunicare soprattutto attraverso eventi culturali che lascino un ricordo speciale nei loro clienti, situazioni uniche pensate ad hoc per loro. In questo contesto saper pensare un concept adatto e saperlo produrre fa parte di una strategia di marketing sofisticata, adatta ad alcuni contesti. Attualmente sto coordinando la produzione di un intervento artistico, il Don Giovanni per celebrare Fornasetti che ha debuttato in Italia ma è destinata ad avere tappe internazionali che stiamo pianificando. Nello specifico, mi occupo di "tradurre" le indicazioni del direttore artistico, del regista e dei produttori in un piano di lavoro che include vari aspetti tecnici, logistici e finanziari, facendo da mediatore tra la parte artistica e quella operativa. Opero quindi a diversi livelli interagendo con quasi tutte le figure coinvolte nella realizzazione: artisti, staff tecnico, staff organizzativo, fornitori, proprietari delle location, funzionari pubblici."

Un consiglio
"Bisogna avere perseveranza e motivazione: in qualsiasi organizzazione è richiesto di essere dinamici e intraprendenti. Il lavoro presenta diverse sfide e bisogna dimostrare di essere una persona che mantiene la rotta e raggiunge il risultato in mezzo a vincoli, imprevisti e problemi, anche quando il gioco si fa duro... e lo fa mantenendo la calma e la tranquillità dell'ambiente di lavoro."

Enrica Ponzo (VI ed. a.a. 2012/13) è Head of Creative Content in Canali. Concluso il Master ha intrapreso la carriera nel mondo della moda lavorando per aziende come Zegna, Bottega Veneta e Bally. Si è specializzata inizialmente in ambito digital per poi approdare alla creazione e produzione di contenuti creativi a supporto della comunicazione e del marketing.

"Sono arrivata al Master Progettare Cultura con un background progettuale molto forte. L’obiettivo che mi ero prefissata era di riuscire a coniugare le mie passioni per l’arte, il design e l’architettura con tematiche di marketing, comunicazione e project management perché volevo entrare nel mondo del lavoro con skills specifiche. Le aspettative sono state soddisfatte. Le lezioni mi hanno formato su temi che non avevo avuto modo di approfondire durante l’università e l’approccio manageriale di alcuni docenti mi ha permesso di acquisire competenze lavorative indispensabili."

Un consiglio
"Siate pronti ad affrontare il Master con curiosità e apertura al cambiamento. Le opportunità che possono derivare dall’incontro con persone con background diversi sono infinite e inaspettate."

Lorenza Anselmi (VI ed – a.a. 12/13) ha co-fondato Gramma, società di progetti culturali e fotografici, e in precedenza ha lavorato per la comunicazione e i progetti speciali presso Contrasto. Si è occupata di comunicazione e ufficio stampa per Electa Editore e per Arnoldo Mondadori Editore. Dopo il Master Progettare Cultura ha lavorato a WE-Women for Expo - Expo Milano 2015, occupandosi dei contenuti e della comunicazione digital. Negli ultimi due anni si è occupata della definizione e attuazione di piani di media relation online e digital pr e di ideazione e sviluppo di strategie web e social media per The Blink House Communication.

"Occuparsi di comunicazione e storytelling digital è molto stimolante perché da una parte obbliga ad essere sempre aggiornati sulle novità e sulle tendenze dal punto di vista delle tecnologie e dei canali social media e dall'altra consente, a chi come me ha una formazione umanistica, di svolgere un lavoro editoriale e di contenuto. Per intraprendere questo tipo di percorso è fondamentale avere anche una conoscenza degli strumenti e delle logiche della comunicazione tradizionale. Questo perché le strategie davvero efficaci sono quelle integrate, dove ogni mezzo (on-line e off-line) utilizza i suoi specifici strumenti e linguaggi, ma concorre insieme agli altri a comporre un'unica narrazione, compatta e coerente."

Un consiglio
"Tutti conosciamo il discorso di Steve Jobs 'siate affamati, siate folli'. Un altro discorso forse meno famoso è quello dello scrittore George Saunders agli studenti della Syracuse University, la cui sintesi è 'siate gentili'. Questi due discorsi sono stati considerati come i due poli opposti di possibili attitudini alla vita e al lavoro. Ma forse queste non sono due strade alternative una all'altra. Riuscire a far coesistere la "fame", la capacità di visione, l'ambizione, la determinazione a fare sempre meglio il proprio lavoro, con la correttezza, l'etica professionale, la volontà e la capacità d'ascolto, è secondo me un obiettivo importante da non perdere di vista."

Débora Ramos (V ed. a.a. 11/12), attualmente è CEO di Pinã Cultura, São Paulo (Brasile) da lei co-fondata.

"Dopo la laurea in Belle Arti ho cercato un corso che potesse fornirmi delle solide basi professionali. La mia ricerca di un master all'estero si è rivolta verso un Paese riconosciuto internazionalmente per la propria cultura, con un percorso storico di lavoro in questo ambito. Questo Master mi ha permesso di ampliare la mia visione confrontandomi con la complessità organizzativa dei progetti culturali attraverso pratiche e dialoghi con i professionisti coinvolti. Dopo questa esperienza ho potuto capire come propormi alle aziende dove mi presentavo e , a seguito di un percorso in alcune importanti società di servizi per l'arte e la cultura a São Paulo del Brasile, oggi ho una mia società, Pinã Cultura, della quale sono direttore esecutivo e sviluppo progetti culturali dedicati a mostre, libri d'arte per musei e gallerie d'arte, ed artisti, occupandomi anche di aspetti legati alla responsabilità sociale e culturale. Attualmente sono quindi consulente di clienti che lavorano col sostegno del Ministero della Cultura e con finanziamenti esterni; parte del mio lavoro è quindi il coordinamento di tutte le tappe di un progetto: dalla elaborazione dello stesso fino al rapporto con gli sponsor. Il Master mi ha offerto competenze utili anche in una realtà diversa come il Brasile, e mi ha aiutato a crescere per affrontare il mondo del lavoro in questo ambito."

Un consiglio
"Imparare ad ascoltare e non avere pregiudizi nei confronti della diversità: in campo culturale, il professionista lavora con persone di culture diverse ed è questo che rende interessante il nostro lavoro. Quindi, ascoltare e saper mediare la fattibilitá esecutiva dei progetti di committenti e artisti, affinché le azioni traducano in maniera eccellente la finalità del prodotto culturale."

Stefano Floridia (III ed – a.a. 09/10) si occupa di comunicazione, promozione e fundraising presso BAM- Biblioteca degli Alberi Milano. A seguito del Master Progettare Cultura, ha proseguito i suoi studi con una Laurea Specialistica in Filosofia e Museologia a Lione. Dopo alcune esperienze in ambito culturale, in Italia e all’estero, è approdato ad Art Council, dove per 5 anni si è occupato di marketing culturale, raccolta fondi e pubbliche relazioni per gli enti culturali.

"Il mio lavoro si concentra principalmente nel rendere la raccolta fondi un'attività strategica per le Istituzioni Culturali al fine di reperire risorse finanziarie, materiali e umane, volte a garantire la sostenibilità dell'Istituzione e a promuoverne lo sviluppo. Non si tratta, quindi solamente di reperire fondi ma anche di comprendere, insieme alle Istituzioni, che visione di sé stesse proporre all'esterno, che progetti promuovere e a che target rivolgersi, non chiedendo solo denaro ma attenzione, partecipazione e coinvolgimento nei confronti dell'ente che si sostiene. Un aspetto importante è sicuramente il piano operativo per individuare sia persone fisiche che realtà imprenditoriali che vogliano sostenere la missione e/o il progetto specifico identificato. È un lavoro più che mai creativo, soprattutto al giorno d'oggi, dove le esigenze del mondo imprenditoriale possono trovare nel mondo della cultura un canale per esprimersi, se si identificano al meglio i punti di contatto."

Un consiglio
"Imparate a mediare: in ambito lavorativo è importante non giocare mai in difesa, ma cercare sempre nuove esperienze e nuove soluzioni per arrivare agli obiettivi, credendo in se stessi e, soprattutto, nella squadra di lavoro. Essere, quindi, proattivi, tenaci, coraggiosi e sempre in ascolto degli altri."

Gabriel Mihali (XII ed. a.a. 18/19) attualmente si occupa di corporate design communication specialist presso c.next, società benefit (una realtà corporate che comprende diversi poli di innovazione sul territorio nazionale).

La passione per l'innovazione tecnologica unita al mio background formativo in ambito umanistico e al Master Progettare Cultura, mi hanno permesso di intraprendere un percorso lavorativo multidisciplinare e ricco di stimoli. All'interno di C.NEXT mi sono occupato inizialmente di aspetti operativi in ambito comunicativo: dalla gestione dei social network aziendali, alla definizione di campagne e-mail, alla cura di progetti di portata locale. I corsi seguiti durante il Master mi hanno fornito strumenti preziosi per poter comprendere linguaggi diversi, interagire con un'ampia gamma di figure professionali e imprenditoriali e crescere professionalmente occupandomi di progetti sempre più importanti e significativi.” 

Un consiglio:
“Spesso il connubio fra ambito digitale/tecnologico e umanistico viene visto come difficile, complesso e di breve durata. Penso che basti semplicemente guardarsi attorno più attentamente, osservare con occhio critico le realtà culturali e innovative più all'avanguardia per rendersi conto che i due opposti (apparenti) sono in realtà la tesi e l'antitesi di un'unica dialettica: la grande dialettica umana che trova la sua sintesi nella cultura.”

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