ALMED RACCONTA
ALMED a Venezia 82
La 82ª Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica anche quest'anno ha ospitato l'Università Cattolica del Sacro Cuore e ALMED, Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo, all’interno del ricco palinsesto di eventi, incontri e panel organizzati per favorire la diffusione del cinema internazionale in tutte le sue forme di arte, spettacolo e industria.
La prima occasione di rilievo è stato l'evento "Annual Seminar in Gender Equality and Inclusivity in the Film Industry", tenutosi martedì 2 settembre presso l'Hotel Excelsior. Durante il seminario, promosso da La Biennale di Venezia, Eurimages e Women in Film, Television & Media Italy, ALMED ha presentato la quinta edizione del Rapporto “Gender Balance in Italian Film Crews”, un'analisi che monitora otto anni di attività su quasi 2.300 opere.
“Uno scenario in lento ma costante miglioramento”, ha sottolineato la professoressa Mariagrazia Fanchi, Direttrice ALMED e Presidente Lombardia Film Commission, durante la presentazione. “Resta ancora un importante divario da colmare: degli undici reparti considerati, otto sono ancora a dominanza maschile. Tuttavia va detto che c'è, e si rileva in tutti i reparti che sono a dominanza maschile, una tendenza alla crescita del numero di professioniste impiegate”.
I dati del 2024 mostrano come il settore abbia scontato la sospensione delle misure del Credito di Imposta per la produzione, con conseguente rallentamento nella produzione cinematografica e audiovisiva nazionale. Nonostante questo, il gap di genere presenta un quadro sostanzialmente in linea con gli anni passati, con le professioniste che dominano nei reparti costumi (78%), trucco (69%) e scenografia (57%), mentre rimangono poco rappresentate nella direzione della fotografia (13%), delle musiche (10%) e del suono (8%).
Un aspetto particolarmente significativo emerso dalla ricerca riguarda il ricambio generazionale: “L'ingresso soprattutto di autrici sta portando a un riassortimento dei talenti che sono presenti in Italia”, ha precisato Fanchi, “e questo sta anche rinnovando i regimi discorsivi delle opere che vengono prodotte in Italia, rendendoli più competitivi sul mercato internazionale”. L'incremento del numero di registe in attività ha raggiunto il 21% nel 2024, con una crescita annua dell'8%, e significativamente “cresce più velocemente la quota di donne sotto i 35 anni”.
Le opere a direzione femminile, pur concentrandosi nelle fasce di costo più basse (27% sotto i 200.000 euro), mostrano una peculiarità interessante: “Quando c'è un'opera a direzione femminile questa viene candidata più spesso e viene premiata più spesso”, ha evidenziato la professoressa Fanchi, riferendosi ai riconoscimenti nei festival.
Giovedì 4 settembre si è, invece, tenuto l'incontro "Come valorizzare il cinema italiano: le sfide della formazione", promosso dal Master ALMED in Management dell'Immagine, del Cinema e dell'Audiovisivo (MICA) e dal M.B.AD. Master in Business Dell'Audiovisivo presso l'Hotel Excelsior.
Il panel, introdotto da Francesco Svelto, Rettore dell’Università di Pavia, e Mariagrazia Fanchi, Direttrice ALMED e Presidente Lombardia Film Commission, si è interrogato sull'efficacia delle leve di valorizzazione del cinema italiano nei nuovi scenari mediali e sulle sfide che il loro rinnovamento pone alla formazione post-laurea. Come ha spiegato Andrea Chimento, Direttore didattico Master MICA: “Promuovere il cinema oggi comporta l'uso di strumenti e strategie composite, in grado sia di sostenere le nuove produzioni e la loro circolazione attraverso i diversi canali distributivi, in Italia e all'estero, sia di valorizzare il patrimonio cinematografico italiano, tangibile e intangibile”.
Durante l'incontro è emersa l'importanza della ricerca applicata alla valorizzazione del patrimonio cinematografico. Elena Mosconi, Coordinatrice dell'Unità pavese della ricerca CinEx. PRIN 2020, ha illustrato il progetto di mappatura delle sale cinematografiche italiane dall'origine a oggi, evidenziando come si sia passati da 6.000 - 15.000 unità negli anni d'oro a circa 1.000 - 1.100 sale attuali.
Steve Della Casa, Conservatore della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale, ha sottolineato le sfide legate alla digitalizzazione del patrimonio cinematografico italiano, secondo per valore a livello mondiale, ma con grandi difficoltà nella valorizzazione dovute a problemi di diritti che limitano la disponibilità delle opere.
La giornata del 4 settembre è stata, inoltre, aperta dall'evento "Lombardia: una regione per il cinema", presentato da Regione Lombardia e Lombardia Film Commission, durante il quale la professoressa Fanchi, in qualità di Presidente di Lombardia Film Commission, ha presentato le cinque azioni strategiche avviate quest'anno, evidenziando l'importanza dell'ascolto del settore: come ha spiegato, “calibrare le azioni della Film Commission su un tessuto che è già così vivo, attivo» rappresenta una sfida fondamentale, considerando che la Lombardia «ha una rete di scuole di grande prestigio” e “festival di lunghissima tradizione" che costituiscono "leve fondamentali per la promozione dell'offerta sul territorio”.
Tra le novità più significative, il Bando a sostegno dello sviluppo e della preproduzione, con una dotazione di 300.000 euro, che per la prima volta vede Lombardia Film Commission come soggetto gestore.
La presenza dell'Università Cattolica alla Mostra del Cinema di Venezia 2025 ha confermato il ruolo centrale dell'ateneo nel panorama della ricerca e della formazione cinematografica italiana, offrendo contributi significativi sia sul piano dell'analisi dei dati di settore che su quello delle proposte formative innovative.