DATI DI RICERCA
Osservatorio Opinion Leader 4 Future
L'Osservatorio Opinion Leader 4 Future, nato dalla collaborazione tra le media relations del Gruppo Credem e ALMED, prosegue le sue attività di ricerca, monitorando le abitudini informative degli italiani e sviluppando azioni ed eventi volti a migliorare la cultura informativa e la consapevolezza su temi chiave della vita quotidiana.
Dall’ultima rilevazione, “Pratiche informative degli italiani”, condotta in collaborazione con l'Istituto di ricerca Bilendi su un campione rappresentativo di 800 italiani maggiorenni, sugli strumenti prevalentemente utilizzati per accedere ai contenuti informativi, emerge uno spaccato delle abitudini informative del nostro Paese che evidenzia dinamiche polarizzate tra tradizione e innovazione.
In linea con le rilevazioni degli anni passati, l’indagine conferma che per la maggior parte degli italiani, il 62%, la televisione tradizionale è la principale fonte di informazione. Tuttavia, emerge con forza il fenomeno della ricerca online attiva: ben il 60% degli intervistati, partendo da un tema di interesse, naviga autonomamente sul web alla ricerca di informazioni senza affidarsi a una fonte specifica.
Questa tendenza rivela un approccio sempre proattivo all'informazione, ma in parallelo anche la difficoltà degli editori tradizionali a imporsi come punti di riferimento per l’informazione online.
Particolarmente significativo è il ruolo dei social network, utilizzati dal 39% del campione per accedere ai contenuti informativi.
Il dato sale di quasi 20 punti percentuali (57%) tra gli under 45, con un uso crescente di Instagram (25% nella fascia 18-44) e TikTok (11%), mentre Facebook mantiene una distribuzione più uniforme tra le fasce d'età.
L'analisi generazionale rivela pattern distinti: gli over 65 mostrano una preferenza per la televisione tradizionale (78%) e i quotidiani (53%), mentre i giovani sotto i 45 anni si orientano massivamente sui social network (57%) pur mantenendo un utilizzo elevato della ricerca online (61%).
Uno degli aspetti più interessanti della ricerca riguarda l'identificazione delle figure che maggiormente influenzano la formazione delle opinioni personali.
Esperti e ricercatori emergono come i veri opinion leader del nostro tempo, citati dal 44% del campione come profili in grado di creare rapporti fiduciari attraverso una pluralità di canali comunicativi.
Come sottolinea Sara Sampietro, Coordinatrice dell'Osservatorio: "Nonostante i quotidiani non siano citati come primario strumento di accesso alle news, essi continuano a rivestire un ruolo rilevante come strumento di approfondimento e consolidamento delle proprie opinioni". Il 38% degli italiani ricorre ai quotidiani (cartacei e online) quando cerca analisi critiche e una selezione accurata delle fonti.
Sorprendentemente, i social media mostrano un apporto molto più debole nell'orientare le opinioni (solo 16%), evidenziando una distinzione netta tra consumo di informazioni e formazione dell'opinione.
La ricerca rivela anche interessanti differenze di genere: gli uomini si affidano maggiormente a esperti (47% vs 42%) e quotidiani (43% vs 34%), mentre le donne mostrano una maggiore propensione a consultare figure di cura (24% vs 17%) e familiari (22% vs 17%) per orientare le proprie opinioni.
L'Osservatorio, nato dal progetto omonimo lanciato nel 2020, fornisce report periodici sul livello di conoscenza degli italiani sui principali temi nell’agenda mediale, promuovendo un'informazione "contributiva", offrendo conoscenze e strumenti alla cittadinanza per muoversi con maggiore consapevolezza e promuovendo la costruzione di una società più informata e resiliente.