Programma

Principali tematiche:

  • Public History
  • Digital History
  • Piattaforme digitali per la fruizione dei beni storico-culturali
  • Generi e format del racconto storico nei nuovi media
  • Partecipated Memory
  • Game History
  • Innovazione digitale e comunicazione della storia
  • Monitoraggio e valutazione di progetti digitali

Laboratorio "Digiquad"

Tra i beni artistici posseduti dall'Ospedale Maggiore di Milano/Fondazione Ca' Granda (oltre 2.800, tra dipinti, sculture e oggetti di varia tipologia, databili tra il XVI e il XXI secolo) spicca la celebre Quadreria che contiene i ritratti dei benefattori dell'ospedale. Si tratta di dipinti commissionati dall'istituzione ininterrottamente dal 1602 a oggi (si contano oltre 920 quadri), i cui autori sono artisti che hanno operato sul territorio lombardo. Tra questi si annoverano figure del calibro di Salomon Adler, Giacomo Ceruti detto "Il Pitocchetto", Anton Francesco Biondi, Francesco Hayez, Giuseppe Molteni, Giuseppe Bertini, Domenico e Gerolamo Induno, Giovanni Segantini, Emilio Longoni, Gaetano Previati, Angelo Morbelli, Francesco Casorati, Mario Sironi, Massimo Campigli, Carlo Carrà, Emilio Tadini. La raccolta, oltre che per la sua inestimabile rilevanza artistica, rappresenta una fonte storica di straordinaria importanza in grado di svelare il legame delle famiglie più abbienti di Milano con la più importante istituzione ospedaliera cittadina. Essa si presta perciò a molteplici chiavi di lettura: storiche, antropologiche e sociali. Nonostante il suo valore storico-artistico sia preziosissimo, attualmente la Quadreria non è adeguatamente valorizzata. È conservata in una sala sotterranea non accessibile al pubblico.

Il laboratorio prevede la formulazione di un progetto di valorizzazione del patrimonio storico-artistico della Quadreria che unisca un percorso culturale in grado di metterne in risalto la complessità e la molteplicità di livelli di lettura, sfruttando al contempo le nuove tecnologie di realtà aumentata (o altro più adeguato) che sono oggi utilizzate in alcuni contesti museali per rendere creativa e attiva la fruizione del bene culturale. L'utente, così, non solo potrebbe attraverso la storia del quadro, del suo autore e del protagonista ritratto "entrare" dentro la storia di Milano - uno dei centri più importanti d'Europa - e dei protagonisti della sua vita politica, economica, religiosa, ma costruire il "suo" percorso scegliendo fra uno o più livelli di lettura del bene storico-artistico.

Ex. Il ritratto di Davide Campari (1937): dal quadro si può costruire un percorso che vada dalla vicenda umana di un singolo uomo alla storia di una famiglia novarese di origine che si trasferì a Milano creando a partire dal 1860 un'impresa divenuta una delle principali a livello globale del settore del beverage; da qui la storia del legame tra questa famiglia, la sua identità meneghina e la Ca' Granda; la storia di una sensibilità per il sostegno sociale; la storia dell'impresa "Campari" nel contesto del "fare impresa" a Milano, etc. Le scatole possono essere molteplici e il fruitore le può aprire e chiudere anche a seconda dei suoi interessi.

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